Venerdì 30 agosto 2024, durante l’inaugurazione della 4a ed ultima Mostra Fotografica legata al ciclo di eventi de l’Estate Fiorentina, è stato presentato con grande orgoglio e soddisfazione il libro L’Anima di Firenze.
Silvia Tozzi e Francesco Mugnai, a capo della Casa Editrice Florence Art Edizioni, hanno reso possibile la realizzazione di un desiderio che avevamo da tempo e cioè da quando, tanti di noi, hanno iniziato a puntare l’obiettivo sulla città per cercare di coglierne l’essenza più profonda.
In questo volume sono stati messi in contrasto una descrizione letteraria del passato con l’osservazione del presente, l’esplosione della Firenze Capitale e l’implosione della Firenze Pandemica, la vita “moderna” ottocentesca e l’imponente sviluppo della vocazione turistica che caratterizza il centro storico nella nostra contemporaneità.
Istantanee fortemente contrastate in bianco e nero in contrasto con testi che ci parlano con uno stile che non è più nostro. Un contrasto nel contrasto.
Per far ciò, nelle pagine del libro sono stati accostati alcuni brani tratti dal libro Firenze d’oggi, pubblicato nel 1896 dalla Tipografia Enrico Ariani che aveva sede in via Ghibellina n. 53-55 (in cui vari autori con i loro saggi danno conto della “nuova Firenze”, quella nata dopo le drastiche riedificazioni che in quel periodo ne avevano trasformato in maniera profonda il volto e la struttura urbana) con una scelta di fotografie scattate da 43 fotografi fiorentini che ritraggono scorci di vie, artigiani al lavoro, locali e ristoranti, nonché la socialità di quella che oggi è la “Firenze d’oggi” e del nostro ieri più prossimo.
Parole dal passato e immagini dal presente, giustapposte fra loro.
Semplici suggestioni che hanno come fondamentale obiettivo il destare interrogativi, il primo dei quali è: “Esiste ancora un’anima di Firenze?”
Nelle pagine di quel libro di fine Ottocento si immagina lo spaesamento di un fiorentino di fine Settecento che si trovasse a risorgere dopo la ristrutturazione edilizia: «È proprio vero che se riaprisse gli occhi un fiorentino di cent’anni fa, durerebbe fatica a riconoscere o non riconoscerebbe affatto la sua Firenze, rimodernata, ingrandita, rimpulizzita, sventrata, cinta dal nastro verde dei suoi viali…» Facendo un analogo gioco immaginifico, oggi possiamo senz’altro affermare che un fiorentino di cento anni fa – benché la città non sia molto trasformata dal punto di vista architettonico – probabilmente non si sentirebbe a casa nella Firenze di oggi. E allora, qual è oggi l’anima di Firenze?
Ognuna delle immagini riprodotte in questo volume, se osservata senza fretta, suggerisce interpretazioni, suscita riflessioni, evoca connessioni, grazie alle quali ciascuno di noi potrà arrivare a distillare la “propria” essenza della città.